• Se un abbraccio annulla le differenze…La magia del progetto Teniamoci in Con-Tatto

    by  • 25 aprile 2024 • Scuole • 0 Comments

    Non si vive bene nelle città della rabbia, eppure le costruiamo e le allarghiamo ogni giorno.

    Allora, per trasformarle, occorre

    il cuore limpido di bambini e bambine: occorre tornare a sorridersi, abbracciarsi, essere amici. Sono le “banali” ma in realtà concretissime regole della felicità, che man mano sembriamo stupidamente dimenticare: e serve appunto tornare bambini per accorgersene e per ritrovare un modo migliore di vivere.

    Basterebbe questo accenno a uno degli spettacoli presentati nei giorni scorsi nei teatri delle scuole Anna Frank e di Corcagnano, per rendere nel modo più chiaro il significato del Progetto “Teniamoci in Con-Tatto. Educare alle differenze”. Un progetto che quest’anno tocca il significativo traguardo del decennale, e che i Laboratori messi in scena nei due teatri hanno mostrato quanto mai attuali e coinvolgenti, per i protagonisti delle scuole primarie e secondarie, per i loro insegnanti e per i genitori che hanno assistito agli spettacoli con insieme orgoglio e partecipazione.

    Alla fine, anche quest’anno, sono più di 400 i giovanissimi studenti di 19 classi del Comune di Parma che hanno partecipato ai laboratori teatrali del Progetto Teniamoci in con-tatto, promosso dall’Assessorato comunale  Servizi Educativi e Transizione Digitale, in collaborazione una rete di Teatri coordinata da ZonaFranca e composta da ZonaFranca, Europa Teatri, Solares, Fondazione delle Arti, Lenz Fondazione, Teatro del Cerchio, Teatro del Tempo, Associazione Micro Macro.

    Ed è un bellissimo modo per educare ed educarsi alle differenze. Che poi sono, ad esempio, quelle che si vedono superate già nella sala quando si uniscono nell’applauso mamme e papà di etnie diverse, tutte e tutti in qualche modo conquistati da quegli abbracci sul palco che esprimono la più semplice ed auspicabile delle convivenze. In questi brevi ma intensi lavori, infatti, si genera e si trasmette alla sala un’atmosfera che sembra allontanare ogni possibile ombra di aggressività, bullismo, discriminazione da stereotipo, ecc.

    Un significato particolare, poi, lo ha assunto il lavoro dedicato alla storia di Liliana Manfredi, miracolosamente scampata ai nazisti quando aveva 11 anni ed oggi 91enne: era in sala e ha parlato con i ragazzi dopo il lavoro realizzato alla Fra Salimbene con il Teatro del Tempo. Un momento davvero di grande emozione per tutti.

    Il teatro – del resto – è da sempre già nell’istinto dei bambini: ovviamente i lavori delle scuole secondarie hanno poi  un grado superiore di maturità e complessità, ma lo spirito è davvero sempre lo stesso anche nei lavori dei più piccoli. E questo “Con-Tatto” artistico e di amicizia è davvero un formidabile strumento di educazione sentimentale e di rispetto, che non può fare che bene, alle donne e agli uomini di domani e a tutti noi.

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