Maura Zappacosta
Un giorno ho deciso che volevo fare i conti con la timidezza che mi assaliva quando mi ritrovavo a parlare davanti ad un “pubblico” in realtà il pubblico erano le persone con le quali mi sentivo inadeguata. Ho partecipato allora al mio primo laboratorio teatrale. Per me. Credevo di essere ad un incontro tra alcolisti anonimi: “Ciao a tutti io sono Maura” – e tutti insieme: “Ciao Maura”. Non sapevo se scappare, ridere o semplicemente tornare a casa….poi ho deciso di rimanere e da allora questa è una cosa che mi coinvolge come poche altre e “loro” le mie amiche sono come tanti personaggi, piene di passione, gioia, forza, paura, fragilità, sindrome pre-mestruale, risate a crepapelle… tanti pezzi di un puzzle tenute insieme da una donna prorompente. Ricordo molto bene quanto ad una presentazione dei laboratori la Franca mi ha detto che aveva un progetto tutto al femminile al quale lavorare… ed ecco “A servizio”. La ricerca ci ha portato in luoghi di fatica e dignità e tanta tanta commozione.
Il fagiolo con me nella foto è la mia Emma, alla quale devo dire grazie per avermi accompagnata nelle lunghe sere d’inverno durante le prove in teatro per il nostro ultimo lavoro. Mi hai scaldata e mi hai dato tanta energia e debuttare con te è stato davvero magico bambina mia.
Sono sicura che Zonafranca invecchierà con tutte noi, ci saranno nuovi progetti e nuovI spettacoli da realizzare ma soprattutto sarà sempre un luogo dove poter dire: “Si si, è proprio qui che voglio stare”.